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FAQ - PA digitale 2026

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Generali

Next Generation EU (NGEU) è un piano Next da €750 miliardi di Euro che ha l'obiettivo di rilanciare l'economia europea dopo la pandemia di COVID-19 e di renderla più verde e digitale.
Italia domani è il nome del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) approvato dal Governo italiano il 29 aprile del 2021 all’interno del programma europeo Next Generation EU. L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, del programma Next Generation EU, con un totale di €191,5 miliardi. Mediante un Fondo Complementare, finanziato direttamente dal bilancio dello Stato, il nostro Paese ha previsto un'integrazione di €30,6 mld. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di €222,1 miliardi.
Italia digitale 2026 è il piano strategico per la transizione digitale e la connettività promosso dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale all’interno di Italia domani. Il Piano, che raccoglie il 27% delle risorse di Italia domani, si sviluppa su due assi. Il primo asse (6,71 miliardi) riguarda le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga. Il secondo (6,74 miliardi) riguarda tutti quegli interventi volti a trasformare la Pubblica Amministrazione (PA) in chiave digitale. I due assi sono necessari per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a connessioni veloci per vivere appieno le opportunità che una vita digitale può e deve offrire e per migliorare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione rendendo quest’ultima un alleato nella vita digitale dei cittadini.
L'importante piano di investimenti e riforme previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza vuole mettere l'Italia nel gruppo di testa in Europa entro il 2026. Italia digitale 2026 si pone cinque ambiziosi obiettivi:
  1. Diffondere l’identità digitale, assicurando che venga utilizzata dal 70% della popolazione;
  2. Colmare il gap di competenze digitali, con almeno il 70% della popolazione che sia digitalmente abile;
  3. Portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud;
  4. Raggiungere almeno l’80% dei servizi pubblici essenziali erogati online;
  5. Raggiungere, in collaborazione con il Mise, il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga.
“PA digitale 2026” è il sito del Dipartimento per la trasformazione digitale, guidato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, che permette alla PA di accedere ai fondi di Italia digitale 2026. Il sito sarà il punto unico di accesso per avere informazioni sugli avvisi dedicati alla digitalizzazione della PA, fare richiesta di accesso ai fondi e rendicontare l’avanzamento dei progetti. Inoltre è possibile richiedere assistenza diretta e avere tutte le info sulle azioni di accompagno previste dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Investimenti del PNRR

  • 1.1 Infrastrutture digitali (0,9 mld) - Garantire che i sistemi, i dataset e le applicazioni della PA siano ospitati in data center altamente affidabili e con elevati standard di qualità per sicurezza, prestazioni, scalabilità, interoperabilità europea ed efficienza energetica. A tal fine, l'investimento prevede la creazione di un'infrastruttura cloud sul territorio nazionale all'avanguardia denominata "Polo Strategico Nazionale";
  • 1.2 Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud (1 mld) - Implementare un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dataset e applicazioni delle pubbliche amministrazioni locali verso servizi cloud qualificati;
  • 1.3.1 Piattaforma Digitale Nazionale Dati (556 mln) -Sviluppare una “Piattaforma Digitale Nazionale Dati” per garantire l'interoperabilità dei dati pubblici, permettendo così alle amministrazioni di erogare servizi in modo più veloce ed efficace e ai cittadini di non fornire nuovamente informazioni che la PA già possiede;
  • 1.3.2 Sportello Unico digitale (90 mln) - Facilitare l’implementazione dello “Sportello Digitale Unico” (Single Digital Gateway), il regolamento europeo che ha l’obiettivo di uniformare l’accesso ai servizi digitali su tutto il territorio continentale, attraverso informazioni di qualità e canali di assistenza effettiva;
  • 1.4.1 Esperienza dei servizi Pubblici (613 mln) - Migliorare l'esperienza dei servizi pubblici digitali definendo modelli collaudati e riutilizzabili per la creazione di siti internet e l’erogazione di servizi pubblici digitali;
  • 1.4.2 Accessibilità (80 mln) - Migliorare l'accessibilità dei servizi pubblici digitali attraverso la diffusione di strumenti e strategie condivise: da test di usabilità ad attività di comunicazione e disseminazione passando per lo sviluppo di kit dedicati e altro.
  • 1.4.3 Adozione PagoPA e app IO (750 mln) - Accelerare l'adozione di PagoPa, l'applicazione digitale per i pagamenti tra cittadini e pubbliche amministrazione, e di app IO quale principale punto di contatto tra cittadini e amministrazione;
  • 1.4.4 Adozione identità digitale (285 mln) - Favorire l'adozione dell’identità digitale (Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID e Carta d'Identità Elettronica, CIE) e dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)
  • 1.4.5 Digitalizzazione degli avvisi pubblici (245 mln) - Sviluppare e implementare la Piattaforma notifiche, lo strumento che le PA utilizzeranno per le notificazione di atti amministrativi a valore legale verso persone fisiche e giuridiche, contribuendo ad una drastica riduzione di costi e tempo per cittadini ed enti.
  • 1.4.6 MaaS (40 mln) - Promuovere l'adozione di Mobility as a Service (MaaS) nei comuni per digitalizzare il trasporto locale e fornire ai cittadini un'esperienza di mobilità integrata: dalla pianificazione del viaggio ai pagamenti;
  • 1.5 Cybersecurity (0,62 mld) - Rafforzare le difese della PA italiana per proteggerla dalle minacce informatiche, come frodi, ricatti e attacchi terroristici e tutti i rischi posti dalla criminalità informatica;
  • 1.6 Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali (0,61 mld) - Digitalizzare le grandi amministrazioni centrali, a partire dai processi fondamentali per semplificare l’erogazione di servizi al cittadino, aumentando allo stesso tempo l'efficienza dell’apparato pubblico;
  • 1.7.1 Servizio civile digitale (60 mln) - Sviluppare l'iniziativa “Servizio civile digitale”, finalizzata, tra le altre cose, alla formazione di circa 9.700 volontari e al coinvolgimento di 1 milione di cittadini beneficiari di attività di facilitazione digitale e di educazione digitale.
  • 1.7.2 Centri di facilitazione digitale (135 mln) - Ampliare l’esperienza dei "Centri di facilitazione digitale", punti di accesso fisici, solitamente situati in biblioteche, scuole e centri sociali, che forniscono ai cittadini formazione sia di persona che online sulle competenze digitali al fine di supportare l’inclusione digitale
Per tutte le informazioni sugli investimenti di Italia domani, il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, è possibile visitare il sito ufficiale del Governo

Richiesta dei fondi

Il ruolo della PA, soprattutto quella locale, è centrale nell’implementazione di Italia digitale 2026. Le risorse a disposizione servono per permettere alle diverse amministrazioni di partecipare in prima persona al percorso di transizione digitale del Paese. Per questo i fondi sono rivolti a:
  • Comuni
  • Province
  • Regioni e Province autonome
  • Enti regionali
  • ASL/AO
  • Scuole
  • Università
  • Enti di diritto allo studio, agenzie, consorzi
  • Istituti di alta formazione musicale e coreutica
  • Enti di ricerca pubblica
  • Consorzi interuniversitari di ricerca
  • Enti iscritti all’albo del servizio civile
  • Enti centrali
La pubblicazione dei primi avvisi è prevista per la primavera del 2022.
A seconda della tipologia di misura e di PA, sarà possibile accedere alle risorse o attraverso delle soluzioni standard o attraverso la presentazione di progetti.
Per le misure con una platea ampia di beneficiari (oltre 1.000 PA), è prevista una modalità di accesso per soluzioni standard. Un percorso semplificato e guidato che va dalla richiesta dei finanziamenti all’erogazione dei fondi. Le soluzioni standard hanno 3 caratteristiche principali:
  1. Soluzioni standard: ogni PA, in base a tipologia e dimensione, potrà accedere alle misure attraverso soluzioni standard, ciascuna con un valore economico predefinito. Non sarà necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti;
  2. Registrazione unica: per semplificare l’accesso ai fondi del PNRR le amministrazioni potranno accedere - con un’unica registrazione - a più misure, richiedendo, per esempio, sia finanziamenti per la migrazione al cloud che per il miglioramento dei siti web;
  3. Per obiettivi: per semplificare l’erogazione delle risorse, i contributi saranno riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi predefiniti. Il processo di rendicontazione sarà quindi alleggerito, e non sarà necessario rendicontare le singole spese effettuate per ottenere i fondi.
Per le misure con una platea ristretta di beneficiari (fino a 1.000 PA), è stata prevista una modalità di accesso che prevede la presentazione di progetti, sempre ispirata ai principi della semplicità e della riduzione degli oneri amministrativi Con la pubblicazione degli avvisi, le amministrazioni potranno candidarsi per avere accesso alle risorse del PNRR attraverso un percorso guidato per la presentazione di progetti. Alla conclusione della fase di selezione, saranno individuate le amministrazioni ammesse a finanziamento. Dei criteri di valutazione automatici consentiranno una valutazione dei progetti più rapida. L’intento è quello di accostare ad un’analisi oggettiva delle proposte, delle modalità di candidatura che facilitino tempi rapidi e certezza procedurale.

Realizzazione dei progetti

Nell'estate del 2022 saranno assegnati i fondi, permettendo così alle amministrazioni di avviare i loro progetti.
Per sostenere la transizione digitale dei singoli Enti, nasce un team dedicato: il Transformation Office. Questa struttura è parte del Dipartimento per la trasformazione digitale, e farà da ponte con amministrazioni locali e fornitori IT della PA, con assistenza informativa e tecnica.
In attesa della pubblicazione degli avvisi, è possibile richiedere di rimanere aggiornati. Lasciando i tuoi contatti verrai anche notificato su tutte le novità, le iniziative e su eventuali attività informative pensate per agevolare la conoscenza e la futura partecipazione agli avvisi.
Sì, il sito prevede un modulo di contatto per richiedere assistenza e porre domande. Lasciando i propri contatti e selezionando l’argomento della richiesta, è possibile inviare un messaggio. Sarete poi ricontattati via mail dallo staff dedicato.
Rimani aggiornato

Erogazione delle risorse

Per semplificare l’erogazione delle risorse, i contributi saranno riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi predefiniti. Il processo di rendicontazione sarà quindi alleggerito, e non sarà necessario rendicontare le singole spese effettuate per ottenere i fondi.
L’erogazione dei contributi seguirà alcuni step che possono prevedere un’anticipazione e delle tranches, fino al saldo, erogate “a rimborso”. Anche in questo caso si prevedono procedure semplici per il trasferimento dei fondi e il costante supporto all’amministrazione destinataria delle risorse per assicurare uno spedito ed efficace trasferimento dei fondi.
Il Regolamento europeo 241/2021 all’Art. 17 par. 2 prevede che “Le misure avviate a decorrere dal 1° febbraio 2020 sono ammissibili a condizione che soddisfino i requisiti di cui al presente regolamento”. L’ammissibilità di queste spese sarà comunque eventualmente disciplinata nel dispositivo (per esempio un Avviso Pubblico) che definisce le condizioni di accesso alla misura in questione.
Attraverso questo sito, le amministrazioni potranno accedere ad un’area riservata. In questa sezione, potranno seguire tutta la gestione amministrativa dei singoli progetti. Con l’avvio degli avvisi avranno infatti la possibilità di fare richiesta per i fondi, rendicontare l'avanzare dei loro progetti, ricevere comunicazioni dedicate e inviare documentazioni ufficiali.

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